Le dichiarazioni di Stefano Pioli dopo l’1-1 contro l’Atalanta: “La squadra sta bene, tutti sono pronti e disponibili. Abbiamo fiducia nelle nostre qualità: avevamo rispetto dell’avversario, ma sapevamo di potercela giocare fino alla fine”.
Sul rinnovo e sul futuro: “Ho detto con molta chiarezza che sono stra-felice del rinnovo, ma ho sempre pensato a lavorare. Lo farò fino al 2 agosto e dal 20 agosto quando riprenderemo. Dobbiamo fare un lavoro di qualità. Siamo il Milan e dobbiamo crescere, continuare a far quello che facciamo da gennaio. Mancano due partite, poi ci riposeremo un po’ e poi ci sarà spazio per mostrare ancora le nostre qualità”.
Su Zlatan Ibrahimovic: “L’apporto che Zlatan ha dato alla crescita della squadra è evidente. Mi auguro di poter lavorar ancora con lui, ma ci sono tante cose poi che vanno messe sul piatto. Che Zlatan possa essere ancora un elemento trainante è fuori discussione, poi dipenderà da tante cose. Credo che Zlatan e il club non si siano ancora parlati, penso succederà presto. Penso che la situazione non è stata affrontata perché non c’era la certezza dell’allenatore”.
Sul reparto offensivo del Milan dall’ arrivo di Ibrahimovic: “Chi non vorrebbe un attaccante da 25 gol? La cosa corretta è che tutti si sono sforzati per raggiungere queste prestazioni. E’ stato importante Ibra, ma anche i ragazzi giovani che giocavano insieme per la prima volta, con un allenatore nuovo. L’arrivo di Ibra è stato importante per farli crescere. Io lavoro benissimo con lui, lui lavora benissimo con noi. Poi, però, ci sono tante cose da valutare …”.
Su Rafael Leao: “E’ giusto avere aspettative alte su di lui, ha un potenziale alto, un motore incredibile. In allenamento fa molto meglio di quello che fa in partita. E’ un peccato, ma arriverà. Il potenziale c’è tutto. Oggi è entrato bene, ma credo che possa fare di più. Lui ha le qualità per spaccare le partite, lo può fare dall’inizio, a partita cominciata. L’anno prossimo dovrà esplodere, avere un rendimento più continuo, più costante, con più qualità. Da 25 gol? Magari. Sinceramente sono tanti. Per me lui rimane un attaccante esterno …”.
Sul motivo per cui il Milan segna tanto: “E’ cambiata la consapevolezza, la fiducia, era mancata la continuità e le mancate vittorie contro le grandi squadre ci aveva tolto autostima. Adesso continuiamo così, finiamo bene questo campionato, meritiamo di finire bene. Cinque partite in dodici giorni, non posso che fare i complimenti ai miei giocatori, hanno messo tutto quello che avevano sul campo. Bisogna insistere”.
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